lunedì 24 ottobre 2011

LIGURIA NELLA MORSA DEL GELO

GRAVI DISAGI NELL’ENTROTERRA, DANNEGGIATE LE COLTURE FLORICOLE

LIGURIA NELLA MORSA DEL GELO

MENO 15 GRADI A CALIZZANO, MENO 5 A MOLINI DI PRELA’
A IMPERIA INVITO A CONTENERE I CONSUMI DI GAS
IL BORMIDA GHIACCIATO
ALCUNI CONDOMINI SONO SALTATE LE TUBATURE DELL’ACQUA POTABILE
 FREDDO ANCHE SULLA COSTA, A SAVONA SOFFIA UN VENTO POLARE









LA STAMPA  5 GENNAIO  1985  ( RIFERIMENTO 4 GENNAIO 1985) CRONACHE DELLA LIGURIA – LEVANTE

IMPERIA –
L’azienda gas di Imperia ha lanciato un appello agli utenti affinchè limitino al massimo i consumi, esercitando una costante sorveglianza sugli apparecchi durante il loro funzionamento.
Ciò perché “l’eccezionale ondata di freddo di questi giorni comporta maggiori difficoltà per la erogazione di gas nel rione di Porto Maurizio”.
L’azienda aggiunge, nel suo comunicato, che non tralascerà alcuna iniziativa tecnico – amministrativa al fine di eliminare i disagi:
quest’ultimo richiamo si riferisce alla necessità di rinnovare la convezione con il Comune onde trovare i mezzi per rifare la tubatura che collega l’officina del gas di via Argine Sinistro con il rione portorino.
Anche l’osservatorio meteorologico del capoluogo ha confermato l’ondata di freddo, anche se essa non è definibile eccezionale, se comparata a punte registrate in passato.
Ha detto Bino Bini: “La minima notturna registrata dall’osservatorio nella notte fra giovedì e venerdì è stata di +0.6, ai limiti dello zero, che è stato invece toccato e superato nell’entroterra, con meno tre ad Artallo, e meno 5 nelle valli interne, come a Molini di Prelà.
In compenso la massima diurna è stata di +11, mentre il mare ha continuato a fare da moderatore, con una temperatura di +13.5, quasi tale da consentire i bagni.
Bini ha ricordato che in passato la Riviera ha fatto registrare temperature ben inferiori, tali da rappresentare dei record: “Nel febbraio del 1929 si toccarono meno tre gradi, come pure nel 1956, quando, sempre in febbraio si ebbe molta neve.


L’anno terribile fu, tuttavia, il 1893, quasi un secolo fa, quando si toccarono, il 17 gennaio , i meno cinque gradi sulla costa, con meno 7, meno 8 nell’entroterra.
Il gelo fu tale da spaccare il tronco degli alberi di ulivo”.
Non vengono segnalati danni particolari in agricoltura, salvo che nel settore floricolo, che è stato invece colpito: il freddo intenso, infatti, rallenta le fioriture del prodotto in “piena aria”.
Vengono intanto segnalati rialzi eccezionali nel prezzo dei fiori stessi.
L’altro ieri a Sanremo le rose si vendevano a 2000 lire l’una, i garofani a 300 – 350 lire, le orchidee a 7000 lire lo stelo e mimose e ginestre rispettivamente a 9000 e 10 mila lire al chilo.
Sono quotazioni molto alte.
La produzione floricola ligure è tuttavia avvantaggiata rispetto a quella di altre zone, come la Puglia, la Campania e la Sicilia, dove il maltempo ha colpito con maggiore intensità.
BRUNO VIANO

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CAIRO MONTENOTTE – Freddo polare in tutta la Valle Bormida e nell’entroterra savonese dove la colonna di mercurio ha toccato i record stagionali.
Meno 15 a Calizzano, -11 a Riofreddo, a Millesimo, a Pontivrea e a Cairo, -10 a Carcare ed Altare,
-13 a Montenotte.
Da oltre una settimana il freddo intenso non tende a diminuire, solo nel pomeriggio di ieri ha preso a soffiare una lieve brezza di mare che tuttavia non ha migliorato la situazione.
I corsi d’acqua sono ghiacciati.
Laghi e torri presentano spettacoli nordici.
Il gelo ha chiuso nella sua morsa anche il fiume Bormida nei tratti più inquinati dove la presenza di scarichi chimici per anni aveva fatto dimenticare l’insolito fenomeno.
Sugli alberi e nei boschi la galaverna nella notte disegna arabeschi fantastici che si dissolvono in parte solo nel pomeriggio.
E a Calizzano il ghiaccio ha iniziato a procurare seri danni.
Sono saltate le tubature dell’acqua potabile, molte auto hanno riportato danni all’impianto motore.
In alcuni condomini il gelo ha lesionato le tubature che portano l’acqua ai termosifoni.
Qualcuno paragona quest’inverno con quello del 1956, quando il freddo attanagliò la Valle Bormida per tutto il mese di febbraio.
Per fortuna le strade sono quasi tutte pulite ad eccezione nei tratti di ombra dove una sottile lastra di ghiaccio provocano continue insidie agli automobilisti.
Il gelo è arrivato  alle porte di Savona, dove soffia un vento polare.
I ponti del torrente Letimbro sono bianchi di brina.
Il cielo è terso e le previsioni meteorologiche di ieri non accennavano ad alcun miglioramento della situazione almeno per le prime ore di oggi.
E se non nevica sono dolori per l’unica stazione sciistica del Savonese, Alberola, nel Sassellese, dove gli impianti quest’anno non sono ancora entrati in funzione.
Neppure i centri piemontesi a ridosso della Liguria hanno ancora registrato il tutto esaurito.
Gli agricoltori cominciano a preoccuparsi per le loro colture.
Potrebbero essere seriamente danneggiati, se la morsa di freddo non diminuisce, le viti, gli ortaggi ed i fiori.
In alta Valle Bormida, si teme il peggio e s’invoca la la neve.
La gente corre al riparo.
Ieri mattina era frequente vedere piccoli falò accesi accanto ai muri esterni delle abitazioni per cercare di sciogliere il ghiaccio nelle tubazioni.
Negli scantinati gli inquilini hanno lavorato con rudimentali torce.
Si attende l’arrivo di una perturbazione che faccia salire la colonnina di mercurio di qualche grado.
I guardacaccia provinciali, in previsione di abbondante neve, sono in preallarme per rifornire di foraggio i daini e i caprioli che abbondano in tutti i boschi della zona.

Gian Paolo Carlini


LA TEMPERATURA SI è ALZATA

A GENOVA IL SOLE DOPO IL NEVISCHIO

NELL’ENTROTERRA IL TERMOMETRO E’ SCESO A -6

GENOVA  -
Giornata di tempo variabile sul territorio di Genova: ieri la temperatura nel capoluogo e nei centri del litorale, sia a levante, sia a ponente, s’è lievemente rialzata, sfiorando anche i 7 gradi verso la metà della giornata anche perché a tratti è piovuto e per circa un quarto d’ora, poco dopo le 14, sul centro di Genova è caduta neve mista a pioggia.
Le precipitazioni non hanno impedito al sole di fare capolino tra le nubi, di tanto in tanto, soprattutto sino alle 15.
poi il cielo sulla costa, da Cogoleto a Sestri Levante s’è coperto di nuvole grigie, basse e pesanti.
Nevicherà nei prossimi, visto che la temperatura non è diminuita e la pressione barometriva invece scende.
Ma la neve a Genova è sempre una strana incognita: da due anni non cade, ne si ferma per le strade ( anche perché per ottenere una densa coltre, occorre una precipitazione eccezionale, dato che il salino di cui è satura l’aria la scioglie rapidamente )
E’ nevicato invece, come nei giorni scorsi, lungo tutto l’Appennino, ma non sui passi di maggior traffico automobilistico.
La temperatura neppure all’alba, comunque sempre sulla costa, è scesa sotto lo zero, mentre nell’entroterra appenninico si sono segnalate punte anche di meno 6 gradi.
Il clima comunque appare particolarmente mutevole, a causa dell’effetto del mare e dei venti.
Infatti continua a soffiare la fredda tramontana che nei giorni scorsi ha fatto scendere il termometro ai minimi record di quest’inverno.
Non si sa quindi quali saranno le variazioni dei prossimi giorni.
Le previsioni della stazione meteorologica dell’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova sono concordi però nell’indicare ancora un lungo periodo di maltempo e di freddo.

POCHI MINUTI DI NEVICATA SU CAMOGLI E RECCO
RECCO –
Una intensa, ma breve nevicata, accompagnata dal sole, ha interessato ieri pomeriggio la zona di Recco e Camogli.
L’inconsueto fenomeno atmosferico è durato pochi minuti.
I fiocchi di neve, poi divenuti pioggia gelata, non hanno nemmeno avuto il tempo di imbiancare le due località.


FREDDO E NEVE IN TUTTO IL LEVANTE

E IN VALLE D’AVETO TERMOMETRO A -16

GHIACCIO SULLE STRADE DI MEDIA MONTAGNA

CHIAVARI –
In questi giorni si registrano temperature polari nel levante ligure: la colonnina del mercurio è scesa a -16 ieri mattina a Rezzoaglio in Val d’Aveto ( 700 metri ), mentre è giunta a -4 sulla costa.
Il tempo, eccezionalmente sereno, è peggiorato nel pomeriggio e in Val d’Aveto all’abbassamento della temperatura ha subito fatto seguito la neve, che ha cominciato a cadere verso le 15.
Neve e ghiaccio interessano anche quasi tutte le strade di media montagna: sull’Aurelia tra Sestri Levante e Deiva Marina, al passo del bracco, il transito è possibile solo con le catene a causa dei lastroni di ghiaccio che ricoprono la sede stradale.
Analoga la situazione in  Alta Val d’Aveto e al passo del Bocco ai confini con l’Emilia.
Le temperature particolarmente rigide della Val’d’Aveto, specialmente quella di Rezzoaglio, si spiegano in parte con la posizione geografica della cittadina, situata in una vallata spazzata dal vento e vicina al fiume.
Non sono tuttavia considerate temperatura eccezionale da queste parti.
Diversa la situazione sulla costa, dove il freddo di questi giorni ha lasciato perplessi i meteorologi e soprattutto la gente, che ha dovuto tirar fuori dagli armadi gli abiti e i vestiti più pesanti.
Nevicate come quella di ieri a Recco e Santa Margherita non sono certo fenomeni  consueti, così come la coltre bianca che la settimana scorsa ha ricoperto, per poche ore, Sestri Levante e la sua spiaggia, è un fenomeno più unico che raro.
Rimane positivo, almeno per ora, il bilancio della circolazione stradale: nonostante la percorribilità sia peggiorata molto nelle ultime ore, non si registrano incidenti di sorta, segno che il livello medio di preparazione degli automobilisti è cresciuto in questi ultimi tempi.
Fanno buoni affari comunque, i rivenditori di accessori antimaltempo: i passi montani sono affollati da automobilisti alle prese con il montaggio delle catene da neve.
Sono certamente più comode, specie se il manto nevoso non è eccessivo, le gomme da neve: molti guidatori, però, le considerano troppo costose, specie dalle nostre parti, dove le occasioni per adoperarle non sono molte.
Le ruote chiodate, che assicurano un’ottima presa sul ghiaccio, non sono particolarmente diffuse.






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